Festa del Voto
domenica 8 Settembre 2019 - h. 08:30
Domenica 8 settembre 2019 a Castro si terrà la “Festa del Voto”.
Il programma, scaricabile dalla sezione “Download”, prevede per la giornata dell’8 settembre:
- ore 8.30-19.00: madonnari all’opera sul sagrato della chiesa parrocchiale;
- ore 10.30: S. Messa di chiusura del Giubileo parrocchiale presieduta dal Vescovo Mons. Francesco Beschi con animazione musicale della Schola cantorum “Don Tomaso Bellini”;
- ore 20.30: processione da via del Serro sino alla Chiesa della Natività;
- serata: spettacolo dei lumini sul lago.
Nella settimana della “Festa del Voto” tutto il paese di Castro si presenterà “vestito a festa” grazie al lavoro e alla passione dei numerosi volontari.
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Roma, 10 giugno 1940 ore 18.00, dal balcone di Palazzo Venezia, Benito Mussolini annuncia al popolo italiano che la dichiarazione di guerra è stata presentata: da quel momento l’Italia è ufficialmente in guerra a fianco dell’alleato Adolf Hitler. Febbraio 1945, l’Europa intera da quasi 5 anni convive con la guerra. La fame, gli stenti e la distruzione stanno mettendo a dura prova la popolazione civile; la tan-to sospirata pace sembra ancora lontana e tutti i giorni, in qualsiasi luogo, si continua a combattere e a morire. Anche a Castro la situa-zione è pesante, i soldati controllano il paese, mentre in montagna i partigiani continuano a resistere.
Improvvisamente un gravissimo fatto, accaduto il 13 Febbraio 1945, fa precipitare Castro e i suoi abitanti in un drammatico e spaventoso incubo: esplode lo stabile della scuola elementare, diventata nel frattempo caserma per i fascisti della Brigata Taglia-mento. Muoiono 25 soldati e 2 civili. Per i fascisti si tratta di un attentato, e la loro promessa di vendetta è terribile e spaventosa. Faranno di Castro una terra arida e bruciata, bombarderanno il paese fino a quando tutte le case sa-ranno rase al suolo. Tutto ciò po-trà essere evitato se verranno consegnati ai fascisti i responsabili dell’attentato. L’allora Parroco Don Stefano Pasinetti, con l’aiuto dell’Ing. Covini responsabile dello stabilimento, e il Podestà Sig. Manara, tentano di convincere i fascisti che l’esplosione è frutto di un incidente e quindi, nessun abitante di Castro e nemmeno i partigiani sono responsabili dell’ac-caduto. Le trattative sono difficili e drammatiche. Don Stefano prega e invita la popolazione a rivolgere le loro preghiere alla Ma-donnina del cimitero. La popolazione si stringe attorno al proprio Parroco: capisce che la situazione sta precipitando e affidano alla Madonnina le loro ultime speran-ze di salvezza! Quando ormai sem-brava tutto perduto e il destino di Castro segnato, dagli altoparlanti delle radio si sente un grido LA GUERRA E’ FINITA, LA GUERRA E’ FINITA! I tedeschi e i fascisti si sono arresi, l’incubo è finito, siamo salvi e di nuovo liberi. Don Stefano chiama a raccolta la popolazione. Nell’aria c’è profumo di festa, finalmen-te si potrà iniziare una nuova vita. Don Stefano ringrazia la Madonnina per aver ascoltato le preghiere e le suppliche del suo popolo e davanti alla chiesa formula una promessa solenne: Noi popolo di Castro ti saremo sempre riconoscenti per la tua intercessione, e per ringraziarti di questo ti pro-mettiamo che, ogni qualvolta l’8 Settembre, giorno della tua nascita, cadrà in domenica, la popolazione di Castro organizzerà una grande festa in tuo onore, chiamandola FESTA DEL VOTO. Un voto, che dovrà essere tramandato da padre in figlio, perché nessuno mai si possa dimenticare di questo miracolo. Tutto questo accadde nel 1945.
(testo tratto dal bollettino parrocchiale di Castro)
Credits immagini di copertina: linoolmostudio.it