Incontro “L’arte del Cinquecento a Crema. Tra Veneto, Lombardia e Manierismo romano'”
giovedì 7 Novembre 2019 - h. 20:30
Giovedì 7 novembre 2019 alle ore 20.30 presso la Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini (con ingresso da piazza Garibaldi 5) Matteo Facchi e Gabriele Cavallini, curatori della mostra Il Manierismo a Crema. Un ciclo di affreschi di Aurelio Buso restituito alla città allestita a Crema nel Museo Civico di Crema e del Cremasco (20 ottobre 2019 – 6 gennaio 2020), tracceranno una panoramica della produzione artistica nel Cinquecento cremasco.
La conferenza trae spunto dall’acquisizione di un importante ciclo di affreschi di Aurelio Buso provenienti dalle sale del piano nobile di Palazzo Alfieri a Crema, databili tra il 1560 e il 1580 circa, ora esposti presso il Museo civico cremasco.
Parte della Repubblica di Venezia dal 1449 al 1797, Crema parla un doppio linguaggio stilistico, legato a opere provenienti dalla Serenissima (fra cui spiccano la Pala Manfron di Paris Bordon, la pala dell’Assunta di Benedetto Diana, il monumento funebre di Bartolino Terni di Lorenzo Bregno) e lombardo, data la vicinanza geografica a città come Brescia e Milano, dove si formano Vincenzo Civerchio e Carlo Urbino, i principali pittori cremaschi del XVI secolo. Aurelio Buso, aggiornato sulla cultura manierista sviluppatasi a Roma e innestata a Mantova da Giulio Romano, introduce una terza via, interpretando in modo personale gli esiti della Maniera.
La riflessione sul patrimonio artistico cremasco è centrale nelle collezioni dell’Accademia Tadini: per primo il conte Luigi Tadini aveva cercato di fondare una lettura critica della scuola pittorica cremasca grazie alla presenza di Vincenzo Civerchio, Aurelio Buso, Carlo Urbino, Aurelio Gatti, per arrivare poi al Seicento. L’incontro rappresenta quindi un’ottima occasione per approfondire la conoscenza del patrimonio dell’Accademia Tadini.
Comunicato stampa emesso dall’Accademia Tadini in data 29.10.2019