Chiesa di San Faustino ai Morti di Bondo


Si trova in alto alla valle di Adrara con posizione panoramica dominante su di essa, non distante dal valico che da detta valle conduce alla Val Cavallina. Nel Cinquecento gli atti delle prime visite pastorali ne danno un quadro di decadenza. Dalle visite di questo periodo si hanno alcune informazioni di come doveva essere la chiesa prima dell’intervento settecentesco: di dimensioni modeste e ad unica navata, aveva l’abside semicircolare orientata ad est e con la parete verso l’altare decorata ad affresco. Per tutto il XVII e parte del XVIII secolo la situazione rimane immutata. Sarà nel 1776 che verranno avviati, lavori abbastanza consistenti per ridare decoro alla chiesa. L’intervento massiccio ha cancellato il carattere dimesso e la spazialità della chiesa originaria. Nel 1911 gli interni vennero completamente rinnovati con un ciclo decorativo ad opera del bergamasco Pietro Cambianica e del bresciano Giacomo Belotti. Furono rinvenuti, sulla parete nord, alcuni affreschi quattrocenteschi. Tra il 2003 e il 2005 viene affidata la direzione dei lavori di un restauro complessivo dell’edificio all’architetto GianMaria Labaa di Bergamo, con la collaborazione del restauratore Amelio Micheli. Fu di questa occasione la messa in luce di consistenti porzioni di murature originarie e della muratura di fondazione dell’abside, dell’antico ingresso laterale romanico, di frammenti di intonaco con decorazioni a graffito e una finestra quattro-cinquecentesca.
Contenuti a cura di:
Associazione di promozione sociale “Il Romanico nel Basso Sebino”
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