Pomeriggio di studi ”La cartografia del Sebino”
sabato 16 Aprile 2016 - h. 00:00
Si terrà sabato 16 aprile, dalle ore 14.30 nella Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini di Lovere (piazza Garibaldi, 5) il pomeriggio di studi “La cartografia del Sebino”.
Promosso nel contesto del “Progetto di promozione e valorizzazione integrata del Lago d’Iseo”, avviato dall’Aggregazione territoriale dei 16 comuni costieri del Lago d’Iseo (G16) e in collaborazione con l’Accademia Tadini e gli “Amici del Tadini”, il convegno si propone di analizzare il problema su due fronti: un approccio descrittivo al patrimonio culturale dell’area sebina, aggiornato e rinnovato nella sua impostazione e un’interrogazione sul significato – passato e presente – dello spazio territoriale del lago d’Iseo.
Prima parte, ore 14.30-15.30
Il progetto di valorizzazione
Presiede Roberto Forcella, Presidente dell’Accademia Tadini
– Il progetto G16 e la valorizzazione del territorio Sebino
Giovanni Guizzetti, coordinatore del G16 e Sindaco di Lovere
– Le ricerche sul patrimonio culturale del Sebino: avvio del progetto e stato dei lavori
Monica Ibsen, storica dell’arte e coordinatrice dell’Azione progettuale
Federico Troletti, storico dell’arte e coordinatore dell’Azione progettuale
Seconda parte, ore 15.30-18.30
La cartografia del Sebino
Presiedono Marco Albertario, direttore della Galleria dell’Accademia Tadini
Maria Ines Aliverti, presidente degli Amici del Tadini
– Mappe per descrivere e iconizzare il territorio
Emanuela Casti, docente di Geografia e responsabile del Laboratorio Cartografico Diathesis – Università di Bergamo
– Cartografia e amministrazione del territorio tra la fine della Repubblica di Venezia e il Lombardo-Veneto
Alberto Bianchi, architetto e studioso indipendente
– La costruzione del paesaggio sebino attraverso la rappresentazione cartografica
Renato Ferlinghetti, docente di Geografia e responsabile del Settore ambiente e paesaggio del Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” – Università di Bergamo
– Esempi di mappe ricostruttive virtuali e prospettive per l’uso
Franco Macario, storico e studioso indipendente