Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Siniga
Isolata tra i campi e il bosco ai limiti della suggestiva località rurale di Siniga (Grignaghe di Pisogne), la piccola chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo è documentata già nel 1469. Nel 1578 è registrata l’immagine di San Pietro seduto in cattedra, opera oggi non più rintracciabile, così pure vari affreschi che erano descritti come di carattere profano da mons. Marco Morosini nel 1692 e di cui si ordinava la copertura.
L’esterno, di impianto quattrocentesco, è assai semplice e risulta interamente intonacato. L’interno è a navata unica divisa in campate con archi acuti e copertura piana da ricondursi a una sistemazione settecentesca, probabilmente i lavori ricordati da un’iscrizione eseguiti nel 1730. Il presbiterio è a pianta quadrangolare e coperto da una volta a crociera. Il paliotto è in legno: nella porzione centrale è dipinta la tiara con le palme del martirio, attributi di san Pietro; in legno è pure la cornice barocchetta (XVIII secolo) che accoglie la modesta tela seicentesca raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Pietro e Paolo. Nel soffitto della navata due medaglioni in stucco fanno da cornice ad altrettanti affreschi, forse di Domenico Voltolini, con l’Immacolata e la Consegna delle chiavi a san Pietro; quest’ultimo compromesso dal degrado e da maldestre integrazioni. Le due tele con l’Angelo annunciante e l’Annunciata sono di autore ignoto ancora arroccato su suggestioni compositive tardo manieristiche.
Federico Troletti