Chiesa di San Rocco a Masse


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Sulla strada di Monte Isola che passa per Senzano s’incontra Masse (frazione di Siviano). È un agglomerato di case agricole di origine altomedioevale con una chiesetta dedicata ai santi Rocco e Pantaleone medico, invocati contro le epidemie.

L’attuale chiesa, in origine con facciata a capanna, oculo e tetto a doppio spiovente (secolo XV), era luogo di culto per la popolazione impossibilitata, per cause climatiche e di lavoro, a raggiungere la parrocchiale. La facciata seicentesca si presenta con un pronao quadrangolare terminante con una cimasa curvilinea e chiuso da un cancelletto di ferro (secolo XVII). Il pronao è formato da due colonne con capitello dorico in pietra di Sarnico poggianti su piedistallo mentre a ridosso della facciata vi sono due lesene. Sul lato sinistro è posta la torre campanaria con due piccole campane. Superato il portale in pietra di Sarnico, sormontato da una piccola scultura di San Rocco, si entra nell’unica navata coperta con volta a botte e scandita in due campate segnate da lesene. A sinistra è posizionato il piccolo pulpito in legno di noce del XX secolo. Sulle pareti laterali e nella volta della navata sono affrescati San Rocco nel bosco con angeli e cane, San Rocco guarisce dalla peste un cardinale, San Rocco in carcere confortato da un angelo, San Rocco in gloria, San Mauro salva san Placido, Martirio di san Fermo attribuibili alla bottega dell’iseano Domenico Voltolini.

Il presbiterio quadrangolare è lievemente sopraelevato. L’altare di marmo nero poggiante su una predella presenta un paliotto di marmo rosa venato, delimitato da due colonnine a chiudere due ampie volute, con ampia cornice e decorazioni geometriche (secolo XVII). L’alzato è incorniciato da un’architettura lignea dorata seicentesca, con predella intarsiata. Le decorazioni sono formate da due basamenti con testine d’angelo su cui poggiano colonne con capitelli corinzi. La cimasa spezzata ha sul fronte le sculture di Dio padre e dello Spirito Santo fra due Angeli. La nicchia accoglie una splendida statua lignea di San Rocco databile alla fine del ’500.

Sulla controfacciata nella cassa lignea poggiante sulla cantoria è inserito l’organo degli inizi del Settecento.

Antonio Burlotti

Iniziativa realizzata nell’ambito del bando Wonderfood & Wine di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia per la promozione di Sapore inLOMBARDIA

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