Chiesa di San Nicola


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Le origini di San Nicola di Riva di Solto sono scarsamente documentate: originariamente dipendente dalla pieve di Solto Collina, divenne parrocchiale all’inizio del XVI secolo. Nel 1630 venne consacrata una chiesa, forse edificata nel XVI secolo; San Nicola venne poi rinnovata a partire dal 1729 e verso il 1875, con l’intervento di Ernesto e Luigi Paleni, fu ulteriormente ampliata con l’aggiunta delle navate laterali e assunse un’impronta di più marcato classicismo. I lavori furono ultimati nel 1880 e la chiesa fu consacrata l’11 settembre di quell’anno.

La facciata è tardobarocca: articolata su due ordini sovrapposti raccordati da due grandi volute, è modulata da paraste abbinate e culmina in un grande timpano curvilineo. Al centro si aprono un portale in arenaria e una grande finestra con loggia, realizzata nel 1898. Nelle nicchie laterali vennero collocate nel 1981 due sculture di Mario Toffetti, raffiguranti San Nicola e San Giuseppe.

L’interno si presenta con una pianta a tre navate di quattro campate ciascuna, e si conclude con un’abside leggermente sopraelevata. La navata centrale, più ampia, è scandita da semicolonne in stile corinzio con fregio e cornice su cui si imposta una grande volta a botte mentre le laterali sono voltate a crociera. La decorazione generale, tra tardo barocco e neoclassicismo, presenta cornici e stucchi dorati con festoni e foglie d’acanto e intonazioni color pastello delle pareti. Gli affreschi vennero ripresi tra ‘800 e ‘900. I dipinti nella navata centrale presentano dubbi di attribuzione dovuti a vari interventi che hanno forse snaturato le originali stesure: le parti figurative, con episodi tratti dalla Vita di san Nicola, sono state ridipinte nel 1931 da Umberto Marigliani, mentre le finte architetture furono eseguite da Fermo Taragni e Guido Zanet. Nella navata sinistra si conservano le decorazioni di Giuliano Volpi (1898) e nella navata destra gli interventi di Giuseppe Grimani (1934). Nel presbiterio il grande affresco della cupola con la Gloria di san Nicola appartiene alla fase settecentesca della chiesa ed è opera del pittore Ferdinando Del Cairo.

Le navate laterali raccolgono molte opere dalla chiesa precedente. In controfacciata, ai lati dell’ottocentesca Immacolata di Giovanni Battista Riva, le tele con il Sogno di Giuseppe e la Fuga in Egitto sono databili alla seconda metà del XVII secolo e accostabili alla Presentazione al tempio del pittore bresciano Pompeo Ghitti a sinistra.

Interessanti dipinti cinquecenteschi si conservano nella navata sinistra. Presso il fonte battesimale in marmo di Carrara è visibile una Natività opera di un pittore lombardo e nelle due campate successive sono collocate una Deposizione di ambito lombardo e una Natività vicina ai Bassano. L’altare della Madonna venne realizzato nel 1699 dagli scultori Selva e ora accoglie nella nicchia una statua della Madonna del XIX secolo. Quello del Sacro Cuore, opera del 1698 di Giulio Selva, presenta un ricco paliotto con intarsi marmorei e colonnine; la cornice ora ospita una statua ottocentesca del Sacro Cuore.

L’altar maggiore venne eseguito nel 1785 dalla bottega dei Fantoni di Rovetta e ripreso da Ernesto e Luigi Paleni. L’abside è chiusa dall’ancona con la pala seicentesca di San Nicola firmata dal bresciano Orazio Pilati.

La navata destra presenta nella testata il settecentesco altare delle Reliquie, pure opera della bottega dei Selva, che accoglie alcuni preziosi reliquiari in lamina d’argento. Sulle pareti è possibile ammirare la Disputa di Gesù tra i dottori e la Resurrezione di Nicola Grassi, pittore di cultura veneziana, riconducibili agli anni Trenta del XVIII secolo. L’altare di San Carlo venne realizzato dalla ditta Camplani nel XIX secolo e la cornice accoglie la tela raffigurante San Carlo che guarisce gli appestati di ambito bresciano del XVII secolo. Chiude la navata la pala seicentesca dell’altare del Rosario, raffigurante Madonna del Rosario e santi circondata dai Misteri, realizzata nel 1614 da un pittore di ambito bergamasco.

 

Francesco Nezosi

 

Per saperne di più: 

BELLINI B., La collina di Solto, Cisano Bergamasco (Bg) 1961, pp. 105-112, 141-144, 149-150.

PASINELLI B., Riva di Solto, Zorzino e Gargarino, Bergamo 2013, pp. 157-183, 200-201.

 

Foto copertina: Linoolmostudio

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