Chiesa di Sant’Antonio Abate a Marasino
La chiesa del borgo di Marasino si colloca sulla biforcazione della strada di mezza costa che attraversa l’abitato. La pianta attuale, riconducibile al tardo Quattrocento, si dispone in direzione nord-sud, ma l’originario orientamento era verso est come testimoniano i resti dell’abside romanica inglobata nella muratura sinistra presso la facciata. Dall’abside, prima della demolizione, furono strappati alcuni lacerti di affreschi (ora nella canonica di Sale Marasino) databili tra XIV e XV secolo. La facciata presenta un profilo a capanna, portale con lunetta, due finestre laterali con gradini-inginocchiatoio e un oculo; nell’angolo verso lago vi sono i resti di un affresco con un enorme San Cristoforo (XV secolo) posto a protezione dei viandanti. Un oculo tamponato è visibile nella parete esterna del presbiterio.
L’interno ad aula unica è stato trasformato nel tardo Ottocento con una nuova copertura a volta ribassata; nel presbiterio è stato inserito un altare che ha in parte coperto e distrutto la decorazione rinascimentale che comprendeva la pala affrescata. L’opera, riportata alla luce, raffigura Sant’Antonio abate in abiti vescovili e benedicente inserito in una finta architettura, mentre nella porzione superiore vi è un Angelo annunciante rivolto verso la Vergine (non più visibile) che era posta sulla destra. Gli affreschi sono da assegnare a una bottega operosa, tra XV e XVI secolo, in vari cantieri tra cui la chiese dei Santi Ippolito e Cassiano a Zone e di Gandizzano. La lunetta con il Riposo durante la fuga in Egitto nel presbiterio e il tondo con le Virtù teologali nella volta della navata sono interventi ottocenteschi da ricondurre forse ad Antonio Guadagnini[Itinerario L]. Nella volta della navata il dipinto con Sant’Antonio abate in gloria è la copia di fine ‘800, forse di Giuliano Volpi, di un affresco settecentesco della parrocchiale di Gratacasolo raffigurante la Gloria di san Zenone. Pregevole è l’ex pala dell’altare maggiore (ora appesa alle pareti della navata) con la Visione di sant’Antonio abate da ricondurre all’ambito di Jacopo Palma il giovane; più modesta è invece la settecentesca Madonna con Bambino e santi di Bernardino Bono.
Federico Troletti
Per saperne di più:
Chiese sussidiare di Sale Marasino, a cura di Troletti F., Montichiari (Bs) 2013, pp. 27-114.