I nuclei storici di Corte Franca
Il Comune di Corte Franca venne istituito con regio Decreto da Vittorio Emanuele III nel luglio 1928, riunendo in un’unica amministrazione i quattro nuclei storici (un tempo autonomi) di Borgonato, Colombaro, Nigoline e Timoline.
La scelta del nome è una felice trasposizione del termine “Franciacorta” e riflette l’origine delle comunità rurali dell’area tra la città e il Lago d’Iseo, collegate nel XIII secolo al Comune di Brescia da rapporti commerciali ed esenzioni fiscali.
La caratteristica fondamentale del territorio è data dalla diversità degli ambienti fisici che vi si rintracciano: le colline moreniche di Nigoline e Timoline (determinate dai detriti depositati in epoca glaciale dal vasto ghiacciaio sebino-camuno), la cresta calcarea del monte di Colombaro (Monte Alto) e del monticello di Borgonato e la pianura (ora ricca di argilla e zone umide, ora formata da terreno ghiaioso e drenante).
L’area settentrionale gravita morfologicamente verso la zona del basso lago, da cui è divisa dal bacino torboso delle Lame e Lamette costituenti l’ambito della Riserva Naturale Regionale delle Torbiere del Sebino. La parte meridionale risulta solcata dal paleoalveo del torrente Longherone, antico scaricatore glaciale che insinuandosi nel fronte morenico di Bornato-Calino ne ha determinato l’omonima valle.
Borgonato e Nigoline si presentano tutt’oggi isolati e ben identificabili sul territorio, mentre gli abitati di Colombaro e Timoline sono uniti dalle recenti urbanizzazioni sorte lungo l’asse viario est-ovest di collegamento tra i due paesi. I quattro centri storici conservano ognuno dei caratteri peculiari.
BORGONATO, antica corte altomedievale (879 d.C.) del monastero bresciano di San Salvatore-Santa Giulia, ospitò un castello posto sulla collina. Il centro storico è caratterizzato dal vasto complesso monumentale edificato dalla famiglia Lana, con il Palazzo (XVI sec.) e vari edifici medievali con torre (XIII sec.) che oggi sono sedi di prestigiose cantine vinicole. Il Borgo Antico San Vitale e la nuova Chiesa parrocchiale completano il caratteristico aspetto della contrada adagiata sulle colline e immersa nei vigneti.
COLOMBARO è caratterizzato da un abitato posto ai piedi del Monte Alto. Esso conserva tre poli di notevole interesse: a sud il nucleo di edifici facenti parte del “castrum” medievale, al centro l’edificio della chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta (XVIII sec.) e a nord la contrada delle Zenighe con la chiesa di Santa Maria (XIV sec.) ed il Palazzo Lana-Ragnoli (XVII sec.).
NIGOLINE BONOMELLI ha il centro storico disposto lungo la via che attraversa il paese e la sua principale caratteristica è la presenza di importanti dimore nobiliari come Palazzo Monti della Corte (XVII sec.), Palazzo Torri (XVII sec.) e Palazzo Pancera di Zoppola (XIX sec.). La chiesa parrocchiale di San Martino (XVII sec.) è posta nel centro della contrada, mentre sulla collina si trova l’antica chiesa di Sant’Eufemia (di grande interesse storico-artistico per l’architettura e gli affreschi conservati). Tra i suoi personaggi illustri, Nigoline annovera mons. Geremia Bonomelli (1834-1914), vescovo di Cremona, scrittore, storico e sociologo, in onore del quale venne mutata nel 1971 la denominazione del paese aggiungendo il termine “Bonomelli”.
TIMOLINE è posta sui rilievi a sud della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, dove sono stati rinvenuti rilevanti reperti di età preistorica e gallo- romana. La località è documentata nel 766 d.C. come corte del monastero di San Salvatore-Santa Giulia e sede nel 915 di un villaggio fortificato. Sulla collina si conservano le vestigia del castello medievale e l’imponente Palazzo Pizzini (XVII sec.), con annesso grande giardino all’inglese. Più a sud, si trova il complesso religioso delle parrocchiali, costituito dall’antica (XVI sec.) e dalla nuova chiesa (XX sec.) dedicate ai santi Cosma e Damiano.
Testi e fotografie forniti dal Comune di Corte Franca.