Chiesa di San Rocco
L’oratorio di San Rocco è posto sulla strada a sud del centro di Riva. All’edificio fanno riferimento vari testamenti che prevedevano donazioni per lavori e per uffici funebri: il più antico risale al 1526. La facciata, oggi in parte compromessa dalle integrazioni in cemento, si caratterizza nella porzione inferiore per una soluzione tardo-rinascimentale (1530). Una trave si imposta su quattro pilastri sostenuti da plinti in pietra di Sarnico dando vita a due grandi finestroni posti ai fianchi del portale. Il portale – in origine, secondo quanto registrato da Carlo Borromeo nel 1575, chiuso da una cancellata di legno – è sormontato da una lunetta cieca.
L’interno è ad aula unica, con presbiterio absidato e un altare di marmo del XVIII secolo dotato di una preziosa tela con La Pietà e i santi Rocco e Sebastiano, firmata da Enea Salmeggia nel 1589. I gradini del presbiterio e della mensa sembrano di altra fattura, più pregiata, forse riconducibile ai modi dei Selva.
La volta dell’aula, interamente dipinta, poggia su un sobrio cornicione scandito da paraste; si tratta di una finta architettura, quasi una quinta teatrale, che ha lo scopo di creare l’illusione del cielo popolato da angeli reggi insegne, drappi e oggetti come il cappello e il bastone di san Rocco, l’àncora della Speranza, l’ostensorio della Fede.
Pur essendo d’impianto settecentesco è probabile che l’attuale decorazione sia il frutto di una ridipintura tardo ottocentesca, poi ripresa con colori a secco anche nel ‘900: da un tassello di pulitura sull’arco trionfale compare infatti, sotto l’attuale pellicola pittorica, il volto di un angelo che dovrebbe corrispondere alla decorazione originaria.
Alle pareti si conservano alcune interessanti tele, restaurate in modo pesante, databili dal XVII al XIX secolo.
Federico Troletti
Per saperne di più:
PASINELLI B., Riva di Solto, Zorzino e Gargarino, Bergamo 2013, pp. 184-187.