Santuario di Santo Stefano
Situata ai piedi del Monte Orfano, in origine era una diaconia per il soccorso dei viandanti. Fu eretta nel 700 d.C., quando i Longobardi erano stanziali in Italia.
Originariamente molto piccola e con una sola navata, la chiesa viene poi ampliata con l’aumento dei fedeli; l’ultimo intervento di ristrutturazione risale al 1982.
La facciata appare con il bel rosone, gli archi e gli ornamenti, mentre all’interno tra i numerosi affreschi si segnalano la Madonna con il Bambino Gesù ed il Cristo Pantocratore (databile intorno alla fine del 1400).
Sull’altare (entro un trono marmoreo di stile neogotico) è racchiusa l’immagine della Madonna con il Bambino Gesù: la figura in posizione frontale (dipinta secondo i canoni grotteschi) è vestita con una tunica verde, il manto rosso, il velo bianco ricadente dal capo e con in mano una rosa; sul catino della cappella principale è raffigurato un Cristo Pantocratore seduto sull’arcobaleno (secondo l’iconografia bizantina), alla cui destra sono inseriti un monte che richiama le forme del Monte Orfano, la Chiesa dell’Annunziata e San Michele.
La Chiesa viene particolarmente apprezzata, anche fuori dei confini rovatesi, ed è luogo di celebrazione dei matrimoni.
Fotografie e testi forniti da Parrocchia di Rovato e Comune di Rovato