Torre Lantieri


La torre Lantieri riveste un ruolo di primaria importanza nel patrimonio architettonico e storico di Paratico sia per le caratteristiche intrinseche al monumento, sia per l’aspetto paesaggistico-ambientale. La torre è, infatti, osservabile in tutta la sua altezza su tutti i quattro lati, mostrando quasi integralmente l’apparecchiatura muraria medievale.

L’uniformità del paramento è impreziosita, in corrispondenza delle cerniere angolari, da una lavorazione dei conci a bugnato rustico e spigoli ben lisciati che seguono una linea perfettamente verticale.

L’edificio, che presenta praticamente una sola fase costruttiva, venne realizzato dalla famiglia Lantieri presumibilmente nel XIV secolo, insieme ad alcune case-forti adiacenti, racchiuse da un muro difensivo. La sua costruzione potrebbe essere riferita a Giacomo Lanfranchino che, negli ultimi anni del ‘300, la volle come ampliamento dell’apparato fortificato del paese.

Solo la parte sommitale sembra aver avuto, nel corso del ‘400, un intervento di sistemazione costituito dal tamponamento delle grandi aperture del sottotetto con formazione, sui lati est e sud, di fori colombai.

La torre ha una pianta quadrangolare e un’altezza di circa 15 m articolata su quattro livelli. Per essere meglio difesa, fu edificata su uno sperone roccioso al quale si accedeva attraverso una scala esterna.

L’ingresso principale è costituito da un portale di pregevole fattura realizzato con conci di grosse dimensioni finemente ripianati e arco a pieno centro, con ghiera scalettata e riportante nel concio di chiave lo stemma gentilizio dei Lantieri.

Il piano terra, coperto da una volta a botte in pietrame a sesto leggermente acuto, fungeva nel Medioevo soprattutto da cantina e deposito. Al livello superiore si accedeva internamente solo tramite una botola aperta nella volta, mentre dall’esterno per mezzo di una scala di legno, ricostruita in seguito con gradini monolitici in pietra. Ai piani alti si saliva dall’interno probabilmente con scale lignee aperte nei solai.

Le finestre hanno mantenuto le caratteristiche delle aperture originarie: arco a pieno centro leggermente ribassato con ghiera monolitica e stipiti in pietra lavorata. Uno scudo con lo stemma della famiglia Lantieri, semplificato nella mezza luna con due stelle laterali, è collocato nella finestra orientale del terzo piano, scalpellato nella parte centrale dell’arco.

Il luogo dove sorgeva la torre era certamente un punto nevralgico nella topografia urbana di Paratico medievale: poco più a sud vi era la cosiddetta piazza con la chiesa di Sant’Antonio, successivamente intitolata a san Carlo, da cui partiva la salita che conduceva al castello.
Per la piazza e ai piedi della torre transitava inoltre la strada reale (così è ancora denominata nel Catasto Napoleonico del 1810) che, provenendo da Iseo e da Capriolo, conduceva a Rivatica, luogo dell’attraversamento del fiume Oglio per Sarnico.

Non è da escludere che la torre fosse recinta da un’ulteriore muratura difensiva che contornava il perimetro inferiore del piccolo dosso.

A seguito di un importante intervento di restauro conservativo, che si è concluso alla fine del 2009 su committenza del comune di Paratico, la struttura è stata musealizzata.

Angelo Valsecchi

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