Olio EVO D.O.P. dei Laghi Lombardi
Il Lago d’Iseo si trova ad una latitudine teoricamente non adatta alla coltivazione dell’olivo. Tuttavia, le acque del lago sono come serbatoi: accumulano calore ed umidità durante l’estate e li restituiscono durante l’inverno, creando un microclima particolarmente mite che, insieme alla fertilità dei suoli di origine morenica, ha consentito lo sviluppo dell’olivicoltura sin dall’antichità (presso i Laghi Lombardi sono stati trovati resti di noccioli e frammenti di foglie di olivo risalenti al 2000 a. C. circa). Predore, Riva di Solto, Monte Isola e Marone sono i primi comuni in cui si trovano oliveti; Vello di Marone viene segnalato storicamente come una delle zone più olivate a causa delle sue caratteristiche morfologiche e microclimatiche.
L’olio del Sebino presenta un colore giallo con riflessi dorati; al naso si presenta con un fruttato leggero-medio dove possono essere presenti richiami alla mandorla fresca, all’erba tagliata, al carciofo ed alle erbe aromatiche. In bocca si percepiscono leggere sensazioni di amaro e di piccante che rendono l’olio delicato ed armonico. La leggerezza e la delicatezza che lo caratterizzano consentono di utilizzarlo su varie pietanze: antipasti, pesce di lago, carpaccio di carne o bresaola, formaggi e verdure, come condimento su insalate, paste, minestre e addirittura nella preparazione di alcuni dolci.
Marone, Monte Isola, Pisogne, Sale Marasino e Sulzano fanno parte dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” e l’olio prodotto nella zona si fregia della D.O.P. Dei Laghi Lombardi menzione “Sebino”, per cui i produttori seguono un disciplinare per la coltivazione e la produzione.
Sono presenti cinque tipi di cultivar: Sbresa (olivo autoctono del Sebino), Frantoio, Leccino, Pendolino e Casaliva.
Le Cultivar:
- Sbresa
È una pianta coriacea con chioma abbastanza espansa e globosa. La produzione, alta e costante, avviene soprattutto nella zona del Sebino e in altre zone della bergamasca. Si ricava un olio leggero e profumato, fruttato armonico con note di piccante, un’acidità bassa (0,2%) ed un alto contenuto di polifenoli. - Frantoio
L’olivo frantoio è una varietà della pianta di olivo proveniente dalla Toscana ed è tra le maggiormente coltivate non solo in Italia, ma anche in campo europeo ed internazionale. Questa larga diffusione è dovuta alle particolari caratteristiche della varietà, sia dal punto di vista produttivo che qualitativo. L’olivo frantoio è un albero di grandezza media, con uno sviluppo decisamente vigoroso, dotato di larga chioma, e una ramificazione principale molto fitta con infiorescenze particolarmente lunghe, che comprendono tutta una serie di fiori dalle elevate dimensioni. - Leccino
Il Leccino è una delle cultivar maggiormente diffuse sul territorio italiano. La sua grande resistenza alle avversità principali e la capacità d’adattamento a più terreni, insieme alla buona qualità dell’olio, sono le caratteristiche che ne hanno determinato il gran successo e apprezzamento. Gli alberi presentano una chioma espansa e fitta, mentre i rami hanno cime risalenti. L’olio che ne viene ricavato è giallo dorato con riflessi verdi, di ottima qualità e dal sapore fresco, poco fruttato, leggermente amaro e piccante. - Pendolino
Il nome deriva dal fatto che le piante sono caratterizzate da rami fruttiferi molto lunghi, flessuosi e pendenti che conferiscono agli alberi un caratteristico portamento. La produttività è sempre elevata e costante, la maturazione dei frutti è precoce e contemporanea. La quantità di olio ottenibile è abbondante e la qualità è eccellente. - Casaliva
Albero di buon vigore, originario del lago di Garda, dal portamento gentile e con una buona resistenza al freddo. Dai suoi frutti di resa molto elevata si produce un olio delicato e profumato, dall’aroma vagamente fruttato con note di amaro e piccante e dal buon contenuto di poli fenoli.