Sentiero dei massi erratici G.Nangeroni
Il percorso è una piacevole camminata per incontrare alcuni mastodontici massi erratici che dodici millenni or sono i ghiacciai quaternari provenienti dall’alta Valcamonica hanno abbandonato sull’altopiano di Esmate, nel Comune di Solto Collina. La natura litologica di questi macigni, diversa dalla roccia sulla quale sono posati, testimonia il lungo viaggio sui ghiacci che hanno percorso dalle montagne camune dalle quali sono stati strappati. Sono costituiti in prevalenza di porfido (roccia magmatica) e di rocce sedimentarie di remota origine paleozoica indicata come Verrucano Lombardo e Pietra Simona. Il grande masso granitoide all’inizio del sentiero e quello finale in prossimità del santuario di San Defendente sono emblematici di un campionario sconfinato di oltre seicentocinquanta erratici censiti sul territorio di Solto Collina.
Il percorso
Il primo grande masso erratico si trova poco oltre il bacino dove, come tutti gli altri massi del percorso, è affiancato da un pannello con immagini e spiegazioni. Il percorso prosegue lungo il crinale del monte Na che rappresenta il confine della sottostante Riserva Naturale della Valle del Freddo. Proseguendo si lascia sulla sinistra il percorso del crinale che conduce alla cima del monte Na (707 m) perché a metà salita una deviazione a destra immette in un comodo tracciato dove nella boscaglia rada di carpini, frassini e roverelle si incontrano altri notevoli massi glaciali. Dopo aver attraversato un bosco di alte querce rosse americane si giunge in breve alla mulattiera che verso sinistra conduce sulle pendici del monte Clemo mentre a destra scende attraversando un gradevole paesaggio agreste di siepi e praterie fino alla strada asfaltata che collega l’abitato di Esmate con la località Cerrete. Si seguano le indicazioni e in breve si raggiunge la cappella di San Rocco che la si lascia per proseguire verso destra lungo la mulattiera che attraversa il fianco del crinale alla cui estremità sorge il panoramico santuario di San Defendente. Alcune centinaia di metri prima di giungere al santuario e alla bacheca illustrativa del percorso, la mulattiera passa a fianco di un ultimo e bellissimo masso erratico appoggiato su uno spuntone roccioso di dolomia, roccia di questo territorio.
Come arrivare e dove parcheggiare
Alle soglie di Esmate, dopo aver parcheggiato nei pressi del ristorante La Romantica, si seguano i segnali che conducono alla cappella di Santa Lucia dove è presente una bacheca che illustra questo ed altri percorsi. Si tenga la
destra e dopo un centinaio di metri si prosegua, ancora a destra, lungo la strada ponderale che conduce al bacino di riserva idrica dove è collocata la prima bacheca del percorso. Questa illustra l’intero percorso appena intrapreso fornendo utili indicazioni su ciò che si avrà modo di osservare.
Credits: La Collina Outdoor
DETTAGLI
- Difficoltà:
Turistico - Durata:
1h 30 min - Distanza:
3,5 km - Dislivello in salita:
+150 m - Località di partenza:
Alle soglie di Esmate - Località di arrivo:
Cappella di San Rocco