Sentiero dei naturalisti sul terreno di Esmate

Il sentiero dei naturalisti fa conoscere molti valori ambientali di cui il territorio di Solto Collina è ricco. Camminare lungo questo sentiero significa godere di lezioni di geologia, di geomorfologia, di botanica e percettiva dei paesaggi vegetali. Le informazioni necessarie sono distribuite lungo il percorso attraverso dei pannelli collocati sapientemente nei luoghi più significativi per la lettura naturalistica di questo territorio.

Il percorso

Dopo alcune centinaia di metri di percorso pianeggiante si segua sulla sinistra l’indicazione del cartello che indica la direzione di San Defendente. Dopo una salita non troppo faticosa si giunge al santuario posto in un luogo splendidamente panoramico sul lago dove lo sguardo spazia dalla Valcamonica al monte Trentapassi, che si eleva imponente dalle acque del lago, fino al medio lago con Monte Isola. La cima ospita un geolabio che consente, a giro d’orizzonte, di dare un nome a tutte le montagne che racchiudono il Sebino.

Sul pendio immediatamente sottostante al belvedere panoramico ci sono due punti di sosta, uno dedicato alla roccia del posto e l’altro alla prateria arida che ammanta la pendice. Dal punto panoramico si imbocchi verso settentrione un sentiero che conduce dapprima ad attraversare un lembo di boscaglia termofila con le sue specie caratteristiche e poi a passare accanto al grande masso glaciale, l’ultimo del “Sentiero dei massi erratici Giuseppe Nangeroni”.

 

Lungo la discesa lungo la mulattiera che condurrebbe alla cappella di San Rocco e quindi alla strada, si faccia attenzione alla deviazione verso destra, indicata sul posto. Questo tratto di percorso consente di ammirare alcuni massi erratici e un paesaggio prativo conformato in conca di origine carsica. Si giunge rapidamente e si attraversa la strada asfaltata che collega Esmate con Cerrete; dalla parte opposta si sale in direzione del monte Clemo. Le indicazioni sul posto conducono lungo un sentiero a sfiorare con due rimboschimenti: di pino strobo, conifera di origine americana dai lunghi aghi flessibili e di pino nero. Non mancherà l’incontro di massi erratici di cui alcuni mastodontici.  Dopo alcune centinaia di metri di mulattiera dapprima pianeggiante e poi in salita si giunge all’insellatura della Valle dei Cani che separa anche visivamente il monte Na, sulla sinistra, dal monte Clemo a destra. In questo luogo è collocata una struttura che indica la presenza di una faglia, una frattura tettonica che separa il calcare nero stratificato di Zorzino del monte Na con la dolomia grigia e massiccia del monte Clemo. Il percorso prosegue lungo una comoda mulattiera e consente di ammirare, dopo 200 m, un gigantesco masso erratico di porfido sul pendio ad una decina di metri del percorso. La prosecuzione del sentiero offre la possibilità di raggiungere abbastanza rapidamente, tenendo la sinistra, la cima del monte Clemo (780 metri) oppure, tenendo la destra, di scendere rapidamente verso la strada asfaltata che poi riporta al parcheggio presso il cimitero.

Come arrivare e dove parcheggiare

Si fissi la partenza presso il parcheggio adiacente al cimitero di Esmate. Dal parcheggio si torni per un breve tratto verso Esmate per poi dirigersi, a sinistra, sulla strada diretta a Furmignano.



Credits: La Collina Outdoor

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