Chiesa di San Fermo a Pilzone


Nella parte più elevata della frazione di Pilzone d’Iseo, sul pianoro “Prato del monte”,all’interno di un complesso rustico, sorge la chiesetta di San Fermo.

La chiesa è raggiungibile seguendo Via Silano, Via San Tommaso e su per un ripido sentiero acciottolato oppure seguendo il segnavia del sentiero 242 che parte dalla località Invino, sulla strada provinciale Iseo-Polaveno.

In un primo tempo doveva esservi una casa risalente al Quattrocento. Nel Seicento venne costruita la piccola chiesa dedicata al Santo, invocato a protezione del bestiame e dei pastori. Gli atti della visita pastorale del 1692 la ricordano come dedicata al patrocinio di Maria S.S. e di San Fermo.

Solo nella sua relazione per la visita pastorale del 1864 il parroco accenna a feste votive di San Rocco e San Fermo.

L’esterno è semplice. Sotto un unico pronao, o meglio sotto un portico che si appoggia su tre rustici pilastri, si aprono due ambienti: il piccolo santuario e la sagrestia. Sopra questa vi è un piccolo ambiente adibito a cucina.

L’interno della chiesa è elegante, con accenno di cupola e piccolo altare, forse del Settecento, e potrebbe costituire il rifacimento di un precedente ambiente. L’altare è di pietra con il tabernacolo in legno. Lo sovrasta una pala raffigurante la Madonna in Gloria con San Fermo inginocchiato da un lato, e dall’altro un angelo che presenta alla Vergine e al Santo una paffuta e ricciuta ragazzotta. Sullo sfondo armenti al pascolo. Nella sagrestia si trova un altro quadro di stile naif che ripete, senza la figura di San Fermo, la scena dalla parte dell’altare. In un cartiglio della volta si legge “Restaurato per opera e volontà dei pilzonesi – 1966”, un segno della devozione a San Fermo della gente di Pilzone.

Devozione che fino a non molto tempo fa si accompagnava a vere forme di penitenza: le madri che avevano bambini che stentavano a camminare o che soffrivano di diuresi notturna salivano al santuario a piedi, pregando e compiendo alcuni tratti di strada in ginocchio.

Caratteristica è la torre campanaria che, isolata dagli edifici e sul ciglio della parete rocciosa, risulta visibile da buona parte del lago.

Il 9 agosto – festa di San Fermo – si benediva il sale, prezioso per il bestiame, con affluenza di devoti anche dai paesi vicini. Oggi la festa è stata fissata nei giorni più vicini al 9 agosto e la chiesa, normalmente chiusa, può essere visitata.

Poco distante è stata posizionata nel 2019 una panchina gigante realizzata nell’ambito del Big Bench Community Project dell’artista americano Chris Bangle da cui si può ammirare una spettacolare vista su tutto il Lago d’Iseo.

Parzialmente tratto da un testo anonimo

Iniziativa realizzata nell’ambito del bando Wonderfood & Wine di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia per la promozione di Sapore inLOMBARDIA

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