5° tratto: Zone – San Bartolomeo

    Il percorso

    ATTENZIONE: si segnala la chiusura temporanea al traffico veicolare e pedonale di Via Valurbes (zona cimitero) fino alla località Croce di Zone.

     

    Lasciato il paese in direzione nord, superato il cimitero, l’Antica Strada abbandona l’asfalto per un acciottolato dal sapore antico che si spinge nella Valurbes. L’ambiente circostante cambia nuovamente e compaiono le conifere, quali l’abete rosso, detto anche peccio (Picea abies) e qualche raro larice (Larix decidua), mentre ai lati il nocciolo continua ad accompagnare la salita. Sembra ancora di poter incontrare i viandanti, i pastori ed i mercanti che calcavano le stesse pietre, in un percorso lento ed instancabile che si perde nei secoli. Si è alle pendici del monte Guglielmo, Gölem per i bresciani, meta di numerose ascensioni estive e invernali. Dall’Antica Strada Valeriana si gode la vista della cresta Nord-Ovest che va dal monte Agolo a Punta Caravina a Dosso Pedalta. Nella stretta valle, a lato dell’acciottolato, è situata la chiesa del Disgiolo, superata la quale il percorso piega a sinistra. La strada si spiana, si aprono prati sulla destra con al centro la cascina Croce. È il segnale dell’imminente arrivo al passo Croce di Zone a quota 903 metri, l’altezza più elevata di questo tratto, nonché crocevia di molteplici sentieri e porta sulla Valle Camonica. A questo punto ci si può concedere una piccola sosta sulle panche dell’area attrezzata. Imboccata la mulattiera in discesa, che in questo tratto coincide con il sentiero 205 del CAI Pisogne, si attraversa un bosco vario e curioso, ricco di numerose specie vegetali che meritano un’osservazione attenta. Tra queste spicca il castagno a cui fanno da cornice il faggio (Fagus sylvatica), il peccio (paghèr in dialetto bresciano), l’agrifoglio (Ilex aquifolium) e, nello strato arbustivo, il nocciolo. Alcuni esemplari secolari di castagno ed estesi prati annunciano l’arrivo in località Piazze. Da qui si gode una panoramica sull’austero versante Nord della Corna Trentapassi, sull’abitato di Sedergnò e su San Bartolomeo, prossima meta. Più avanti la Valeriana si addentra in una macchia boscata costituita da castagni, betulle (Betula pendula) e pecci. La discesa, inizialmente su gradoni, è decisa fino al tornante in località “Le Volte”, da cui si gode un ottimo panorama su tutto l’alto Sebino, la Val Cavallina e la Val Borlezza. Una mulattiera nel castagneto guida l’escursionista al successivo tornante da cui, accanto alla grossa fontana, si stacca una stradina che porta alla Chiesa di S. Bartolomeo in località Sedergnò. Questa chiesa è degna di visita e, nelle immediate vicinanze, trova posto un’attrezzata area di sosta con panche e tavoli, all’ombra di maestosi castagni.

    Come arrivare e dove parcheggiare

    Sulla strada costiera ex SP 510, una volta giunti a Marone, si svolta in direzione di Zone.

    Sulla provinciale  510  Brescia/ Valle Camonica, prendere l’uscita Colpiano e svoltare poi a destra in direzione di Zone.

    Possibilità di parcheggio a Cislano di Zone, in centro a Zone oppure in prossimità del cimitero.


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